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Parte del territorio di Prato Sesia costituisce il confine meridionale del Parco Naturale del Monte Fenera, istituito con L.R. del 30 marzo 1987 dalla Regione Piemonte con l’intento di proteggere il complesso calcareo del Monte Fenera con le sue particolarità paleontologiche uniche in tutto l’Arco Alpino Occidentale.

Oltre a Prato Sesia il territorio del parco comprende la fascia collinare dei comuni di Grignasco, Cavallirio e Boca (provincia di Novara), di Borgosesia e Valduggia (provincia di Vercelli).
Questa zona evidenzia un paesaggio suggestivo che rappresenta un vero e proprio polmone verde dove si sta riproponendo la coltura della vite.
Importanti anche le emergenze storico-documentarie ed architettoniche quali il santuario di Boca, Montalbano, la torre di Cavallirio, i resti del castello di S. Genesio a Grignasco, di Robiallo a Bettole.
Ancora praticamente nel loro impianto originario si affacciano sul Sesia e nella conca di Valduggia le frazioni di Ara, Colma, Castagnola e Maretti. A Sorgano si possono ancora ammirare i caratteristici “Taragn”, costruzioni rurali con tetto in segale, in via di valorizzazione in un complessivo progetto di Ecomuseo della cultura materiale contadina.
Domina cima Bastà, sommità del Monte Fenera, l’imponente croce eretta nei primi anni del ‘900 recentemente restaurata.
(a cura dell'Ente Parco naturale del Monte Fenera)

 
   
 
Itinerario
Particolarmente suggestivo ed ideale per passeggiate all'aria aperta è il percorso che da via Vaglio, nel territorio di Prato Sesia, dopo circa un'ora di cammino porta al Santuario di Boca lungo sentieri agevoli (segnavia784).

Le grotte
Il calcare dà luogo a fenomeni di carsismo creando cavità, anfratti e inghiottitoi suggestivi e affascinanti.
Sulla montagna ci sono alcune grotte di notevole importanza speleologica, dove sono stati ritrovati resti di animali fossili che hanno vissuto un tempo sul Fenera (Orso speleo, Rinoceronte di Merck, Leone delle caverne).

La flora
La particolare composizione chimica del suolo calcareo favorisce la sopravvivenza di una rara vegetazione basifila che troviamo in questa parte del Piemonte solo su questo monte. Si ricordano la Lingua cervina, l’Iris graminea, la Daphne laureola e la Pulmonaria: all’interno del territorio del Parco sono state catalogate oltre 800 specie botaniche diverse.

La fauna
Il Parco è ricco di fauna forestale: martore, caprioli, tassi, di uccelli quali il Picchio muratore,la Tortora, il Torcicollo ma soprattutto di rapaci diurni dal Falco pellegrino che vive sulle rupi al Biancone che vive nelle brughiere.
Il Fenera è l’unica area protetta in Italia ad ospitare la nidificazione della rarissima Cicogna nera, ritornata a nidificare recentemente dopo secoli di assenza dal nostro Paese.
 
 I testi sono tratti dal libretto "Arte e Natura" edito dalla Pro Loco.
 
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